Salvatore La Gatta Salvatore La Gatta
AMARCORD IL CICLO DELLA VITA


Avevo circa tre anni quando, in un giorno qualunque, riuscii a muovere i pedali della mia prima bicicletta.
I ricordi non sono così chiari, ho però l'immagine di una bicicletta che andava fortissimo, blu con la forcella gialla.
Mentirei se dicessi che fu una cosa magica, un feeling immediato, un colpo di fulmine.
Di colpi si ne presi parecchi, fu una serie di cadute alla quale risposi risalendo sempre in sella.
Piano piano tolsi la prima rotella, poi l'altra e, fra un ginocchio sbucciato e un pianto, imparai ad andare in bicicletta… da allora non ho più smesso.
Sono passati un bel po' di anni da quei momenti e tante biciclette hanno accompagnato le diverse tappe della mia storia dalla mountain bike con la quale sfrecciavo per il paese con gli amici, alla bici da corsa usata per le corse amatoriali, dalla bici da passeggio, vecchia e malandata, che accompagnò la mia vita di universitario a Bologna, allo scatto fisso per andare rapidamente a lavoro in Francia, dalla bici da cicloturismo, fedele compagna di lunghi viaggi, a questa, disegnata e adattata da me per questo stravagante sport che è l'Hardcourt bike polo.
Sono nato a Tocco di Casauria un piccolo paese non lontano da Pescara famoso per l'olio d'oliva e la Centerba Toro.
Prima di stabilirmi a Pescara ho girato un po' e, ora che ci penso, tutto aveva un senso.
Ho vissuto a Parigi dove, dopo gli studi, mi sono trasferito perché innamorato della cultura ciclistica d'oltralpe.
Nella ville lumière mi sono avvicinato a quello che sarebbe stato il mio futuro, quindi, dopo due anni trascorsi come responsabile del reparto bici al Dechatlon di Wagram, ho sentito che era giunto il momento di fare un passo di qualità ed ho ottenuto un posto a “Culture Vélo” negozio di Mions, vicino a Lione, uno dei migliori di Francia per le biciclette da corsa.
Qui ho familiarizzato con i migliori telai da strada francesi, italiani e americani e, grazie al territorio, sono riuscito a coltivare l'altra mia grande passione: la mountain bike.
Gli anni trascorsi a "culture velo" sono stati quelli più formativi, quelli che poi mi hanno dato l'opportunità di gestire il negozio "Veloland City" a Lione, una boutique di bici urbane orientata verso l'eco-mobilità.
Nel corso dei quasi otto anni vissuti a Lione, sono stato membro attivo e vice-presidente, dell'associazione “LE RECYCLEUR” la più antica e grande ciclo-officina di Francia, con più di 3.000 soci attivi.
Qui ho incontrato delle persone che hanno fatto della bicicletta una filosofia di vita e ho avuto stravaganti esperienze a livello tecnico.
Tra tall-bikes (http://en.wikipedia.org/wiki/Tall_bike) bici snodate e materiale vintage, ho davvero conosciuto molte stranezze ciclistiche (e umane) che hanno alimentato il mio savoir-faire e il mio ingegno.
Qui, parlando di stranezze, è nata la mia passione per l'Hardcourt Bike Polo (HBP) http://en.wikipedia.org/wiki/Hardcourt_Bike_Polo , sport per veri amanti delle biciclette, che pratico assiduamente dal 2010. Da allora partecipo a tutte le competizioni nazionali (http://www.hardcourtitalia.it ) e internazionali come l'EHBPC (European Hardcourt Bike Polo) al quale ho partecipato per la prima volta nel 2011, e il WHBPC (World Hardcourt Bike Polo) al quale ho partecipato per la prima volta nel 2012.
Nel Marzo del 2013, ultima tappa prima del ritorno in Italia, ho ottenuto il diploma presso il Centro Nazionale Commercio dello Sport di Grenoble (CNPC) con la qualifica di “tecnico di laboratorio specializzato nella vendita e riparazione di biciclette”; unico diploma del settore esistente in Europa. E finalmente arriva "Il gatto con i pedali", progetto con il quale si concretizza la lunga storia d'amore tra me e le biciclette.
Oggi mi sento davvero fortunato perché sono riuscito, con gli anni, a trasformare la mia passione in lavoro.

Benvenuto... Questa non è soltanto la mia bottega ma il mio sogno, il mio pensiero costante, la mia passione.